Da fermato ad arrestato l'albanese in coma

TERAMO – E’ stato convalidato e tramutato in arresto il fermo di polizia giudiziaria nei confronti di Perparim Hysen, il 23enne albanese accusato di aver ucciso con un colpo di pistola calibro 7.65 alla faccia il connazionale 30enne Leven Ferra, nel corso di una discussione al bar "MD" di Alba Adriatica, lo scorso 20 ottobre. Il gip del tribunale di Teramo ha disposto la convalida la detenzione dell’extracomunitario, tuttora ricoverato in rianimazione a Teramo in coma farmacologico, dopo essere stato operato a un polmone per le gravi ferite da coltello ricevute nel corso della sparatoria. Intanto si attendono da Roma i risultati dei Ris sugli esami "stub", quattro test su altrettanti prelievi fatti sulle mani di persone sospettate di aver sparato. Non hanno ancora un nome, invece, tutti i partecipanti alla lite sfociata nel grave assassinio. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori dovrebbero essere stato in 15 sul luogo del delitto, sette dei quali a ‘spalleggiare’ colui che viene ritenuto il killer, che ha ammazzato il suo bersaglio principale, Ferra, fallendo altri due omicidi, per aver solo sfiorato con le pallottole altri due albanesi che si trovavano vicini alla vittima. E’ proprio questo particolare della sparatoria che ha fatto alzare il livello di sorveglianza in ospedale attorno al presunto omicida: c’è timore di possibili ritorsioni contro di lui da parte di componenti del clan rivale e non solo per la morte di Ferra. Le persone coinvolte nella vicenda, secondo indiscrezioni provenienti da ambienti giudiziari, sarebbero di un alto livello criminale. ‘